Fino al 27 luglio 2025, Palazzo dei Musei di Reggio Emilia ospita “Acacia”, un progetto di Marco Maria Zanin che intreccia arte contemporanea, archeologia e memoria personale. Un viaggio tra scultura, ceramica e fotografia che trasforma il Museo Gaetano Chierici in un laboratorio di sperimentazione. Il progetto, curato da Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini, nasce su iniziativa dei Musei Civici di Reggio Emilia, con il sostegno del PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Con il patrocinio della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte.

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La mostra si articola attraverso elementi realizzati in collaborazione con artigiani selezionati insieme alla Fondazione Cologni. La firma di ogni pezzo riporta anche il nome del maestro d’arte: Antonino Negri, Simone Crestani, l’atelier Giuditta Brozzetti con Alessia Galassi e Marta Cucchia e Tuorlo snc, svelando una concezione dell’arte a favore di una visione corale e relazionale del processo artistico. Sabato 14 giugno scorso, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia 2025, si è tenuto un panel intitolato “Oltre l’oggetto: l’artigianato come linguaggio di conoscenza e relazione”, con gli interventi dell’autore, dell’antropologa e curatrice Anna Castelli e di Alberto Cavalli, direttore generale di Fondazione Cologni.

Maggiori info su “Acacia”

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