Lunedì 11 novembre alle ore 9.30 presso il Circolo della Stampa di Milano in Palazzo Bocconi la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la Camera Nazionale della Moda Italiana hanno presentato in anteprima alla stampa e al pubblico il volume “Artefici di Bellezza. Mestieri d’arte nella moda Italiana”, un’inedita ricognizione delle sorgenti alto-artigianali della moda italiana curata da Paolo Colombo (Professore di Storia delle istituzioni politiche presso l'Università Cattolica), Alberto Cavalli (Direttore della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte) ed Emanuela Mora (docente di Sociologia dei prodotti culturali presso l'Università Cattolica).
La ricerca è stata realizzata su incarico della Fondazione Cologni dal Centro di ricerca “Arti e mestieri” e da ModaCult, Centro per lo studio della moda e della produzione culturale, dell'Ateneo di Largo Gemelli.

Hanno presentato il volume Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana; Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte; Alberto Cavalli, Paolo Colombo ed Emanuela Mora, curatori del volume, con la partecipazione dell'Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo Economico, Università e ricerca del Comune di Milano Cristina Tajani. L'incontro è stato moderato da Paola Bottelli, de Il Sole 24 Ore.

Edito da Marsilio Editori per la collana “Ricerche”, con il prezioso sostegno di Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune di Milano e della Camera Nazionale della Moda Italiana, il volume va a delineare una storia della moda nel nostro Paese vista da una prospettiva insolita, defilata rispetto ai riflettori del Fashion System: quella dei sarti, modellisti, ricamatori, ma anche tessitori, tintori, merlettaie e degli altri maestri d’arte che, con il loro silenzioso contributo di manualità artigiana, assicurano il primato di qualità dello stile Made in Italy, di quel “bello ben fatto”, secondo la felice definizione di Mario Boselli, che viene riconosciuto e acclamato nel mondo. Con la sua centralità strategica, infatti, la figura creativa e “visionaria” dello stilista lascia spesso in ombra questo background di professioni di altissimo artigianato che, tuttavia, giocano un ruolo basilare nella filiera della moda, trasformando un progetto creativo in un prodotto non soltanto bello, ma anche realizzato a regola d'arte.
Contributo fondamentale alla ricerca, quello dei numerosi maestri d'arte coinvolti e intervistati dalle ricercatrici, che hanno offerto punti di vista inediti e preziosi nelle loro significative testimonianze, straordinarie sia sul piano professionale sia su quello umano. Tra loro: Carlo Andreacchio, Henri Beguelin, Eufemia, Mario e Roberto Brancato, René Caovilla, Roberto Capucci, Gianni Cerutti e Marta Passaggio, Guia e Guido Galeotti, Pino e Raffaella Grasso, Guillaume Hinfray e Marco Censi, Luigi, Filippo ed Edoardo Pavese, Luciano Polato, Alessandro e Cinzia Siniscalchi, Alberto Tagliabue.