La moglie di Renzo, Gabriella, ha una spiccata capacità e anni di esperienza nella creazione di gioielli unici. Nella galleria, si occupa anche delle vendite insieme ad altre due assistenti che accompagnano i visitatori fra i banchi da lavoro alla scoperta di questa antica arte. Catia, la figlia maggiore, ha deciso di seguire la tradizione familiare dopo anni di conoscenze acquisite in altri settori che le hanno permesso di perfezionare le lingue straniere. Oggi gestisce l’area commerciale dell’azienda e mantiene i contatti con la clientela per far apprezzare l’arte del commesso fiorentino in pietre dure nel mondo, un patrimonio comune da preservare nei secoli come un grande tesoro.
Come declinate oggi una tecnica antica come quella del commesso fiorentino?
La tecnica usata si è mantenuta nei secoli con qualche piccola miglioria nei materiali da lavoro. Per fare qualche esempio oggi si usa il carburo di silicio per il taglio a filo, la colla per fissare la lastra di ardesia alla composizione e attrezzature diamantate, che rendono eterna quella che sin dal tempo dei Medici era chiamata “pittura di pietra”.
Che tipo di prodotti realizzate e qual è la vostra clientela?
Scarpelli Mosaici realizza opere in commesso fiorentino secondo le antiche tecniche tramandate nei secoli fin dal Rinascimento. La prima fase fondamentale è la ricerca delle materie prime che avviene negli stessi luoghi di un tempo. I blocchi di pietra grezza vengono tagliati a fette di 2/3 mm di spessore con dischi diamantati. I soggetti vengono creati dall’artista ispirandosi a temi o luoghi reali come paesaggi, scene di vita quotidiana, ritratti, nature morte oppure realizzando disegni di fantasia. L’abilità dell’artista consiste nel riuscire ad ottenere una “pittura di pietra” cercando tutte le tonalità cromatiche che i materiali offrono in natura.
Il disegno da realizzare viene sezionato in tanti piccoli modelli che verranno incollati sulla pietra nel punto di colore prescelto. Il taglio di ogni singolo pezzetto di pietra viene eseguito manualmente con una secolare tecnica che impiega un ramo di legno di castagno o ciliegio piegato ad arco e un filo di ferro che, scorrendo sulla pietra, con polvere abrasiva e acqua, permette un taglio preciso anche nelle forme più complesse. L’artista utilizza una lima per perfezionare la sagoma di ogni pezzetto di pietra che verrà unito agli altri da una colla a base di cera d’api, chiamata colofonia, con invisibili commettiture. Una lastra di ardesia viene incollata a supporto della composizione che sarà lucidata a mano scoprendo i colori della natura in tutto il loro splendore.
Per quanto riguarda la clientela, è composta per la maggior parte da stranieri e in particolare Americani. La presenza del laboratorio nello stesso locale della galleria permette ai clienti di ammirare le varie fasi della lavorazione e di comprendere meglio il valore del prodotto che acquistano.
Come si concilia un'attività come la vostra con le nuove esigenze e tendenze del mercato?
Il nostro artigianato artistico è espressione della tradizione che a Firenze è ancora particolarmente viva: si respira arte anche camminando per le strade. Proponiamo comunque una collezione contemporanea creata esclusivamente da Leonardo, figlio di Renzo, che negli anni è stato ispirato soprattutto dalle proposte dei clienti così che oggi realizza quadri assolutamente innovativi pur utilizzando gli antichi strumenti e le stesse tecniche del mestiere di quattro secoli fa.
Ritiene che i giovani possano essere affascinati e interessati a intraprendere questa attività?
Abbiamo molte richieste di giovani che vogliono avvicinarsi all’arte del commesso fiorentino. Purtroppo quando poi capiscono che i tempi per apprendere le varie fasi lavorazione sono lunghi allora fanno un passo indietro. D'altra parte anche per noi è difficile sostenere i costi di nuovi inserimenti in bottega senza aiuti esterni.