E l’ispirazione, da dove nasce?
Ovunque: nei colori e nella texture dei piallacci, nei difetti del legno, nelle richieste dei committenti. Basta poco per accendere l’immaginazione: la visita di un museo o, più banalmente, quello che ci accade intorno quotidianamente.
Quanto è importante la ricerca e la sperimentazione, anche in un lavoro basato sulla trasmissione di una tradizione artigianale?
Ricerca e sperimentazione sono senz’altro di ausilio a contestualizzare nel presente un’arte antica come quella dell’intarsio. Seguo costantemente l’evoluzione dell’offerta della materia prima (essenze lignee naturali e tinte naturali) e dei materiali da impiegare nelle fasi di finitura della singola opera, e alla fine ciò mi consente di eseguire pregevoli tarsie su qualsiasi tipologia oggettuale: dalle boiserie, ai mobili di grande taglia come armadi e tavoli, fino ai piccoli gioielli (medaglioni, bracciali, etc.). Queste condizioni aprono la strada a nuovi progetti, che realizzo sovente insieme a creativi e designer interessati, come me, a mantenere vivo un dialogo tra tradizione e modernità.
Come si combina in maniera efficace e originale tradizione e modernità, in un’opera di artigianato artistico?
C’è bisogno di equilibrio e di sensibilità. La tradizione fornisce le fondamenta: materiali autentici e rispetto della storia. La contemporaneità reca visioni moderne e adattamenti che rispondono ai gusti e alle esigenze del presente. Un buon prodotto di alto artigianato coniuga la capacità di raccontare il passato con quella di proiettarsi verso il futuro.
Che consiglio darebbe a chi vuole intraprendere questa strada?
Occorre naturalmente che vi sia una forte motivazione e una predisposizione naturale per un lavoro creativo e manuale. Tuttavia, nella migliore tradizione dell’alto artigianato, condizione primaria è quella di avere una guida esperta che aiuti a muovere i primi passi nel settore.
Com’è stato apprendere il mestiere accanto a suo padre?
È stata un’esperienza unica e irripetibile. Lui era un profondo conoscitore della tarsia, un vero maestro, sempre disponibile e mai avaro nel trasferirmi tutto il suo sapere, con cura e dedizione. Ciò che ritengo abbia fatto la vera differenza, però, è stata la passione che metteva nel lavoro, assolutamente contagiosa. È così che, dopo 40 anni, sono ancora qui a realizzare intarsi.