Com’è cambiato il suo lavoro in tutti questi anni, da quando ha cominciato ad oggi?
Il nostro lavoro negli ultimi anni si è spostato sul custom made. Lavoriamo molto spesso su disegno o a progetto, anche per grandi marchi della moda internazionale, per il settore del lusso, che ci affidano la produzione dei loro oggetti.
Cosa ama di più del suo lavoro?
Amo tutto del mio lavoro. Sono sempre stimolato da nuove richieste e commissioni, la collaborazione con altri artisti e designer mi lascia sempre qualcosa di nuovo che mi permette di arricchire il mio bagaglio professionale.
Qual è il progetto più importante che ha realizzato finora?
Scegliere un solo progetto fra tutti come il più importante è difficile, perché ognuno nella sua peculiarità è speciale. Restano emblematiche alcune installazioni urbane, ad esempio l’albero di Natale alto quasi nove metri che ho realizzato nel 2006, e la stella cometa in vetro del 2007, esposte entrambe in campo Santo Stefano a Murano. L’albero poi è stato itinerante, esposto in diverse città italiane.
Come realizza le sue opere, qual è il processo?
Realizzo le mie opere seguendo ancora le più antiche tecniche di lavorazione del vetro artistico di Murano. Ovviamente alcuni aspetti sono stati adattati ai processi contemporanei e alle normative ambientali, ma sostanzialmente la tecnica di lavorazione è sempre quella storica tradizionale, tramandata di padre in figlio. I nostri manufatti vengono realizzati in vetro soffiato oppure in vetro massiccio sommerso. Quest’ultima tecnica consiste nell’immergere il vetro in crogioli con diversi colori. Il risultato è un oggetto di grande spessore, costituito da più strati di vetro colorato. Anche gli strumenti sono rimasti invariati, come ad esempio le “borselle”, apposite pinze per la manipolazione del vetro, che sono realizzate dagli artigiani locali, insieme al resto degli attrezzi da lavoro.
Si avvicina “Homo Faber”, importante manifestazione dedicata all’alto artigianato che si terrà dal 1° al 30 settembre sull’Isola di San Giorgio, di cui Fondazione Cologni curerà “In Città”, iniziativa collaterale che aprirà le porte delle botteghe di Venezia al grande pubblico. Organizzerete qualcosa di particolare per questa occasione?
Abbiamo aperto le porte della nostra fornace ai visitatori di Homo Faber In Città, per mostrare la nostra arte. Organizzeremo visite guidate sia alla fornace sia allo showroom, perché il pubblico possa ammirare sia il processo di lavorazione, sia il prodotto finito. Inoltre, stiamo attualmente lavorando all’organizzazione di iniziative dedicate, anche in collaborazione con altri enti.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
I miei progetti per il futuro sono sempre legati al vetro di Murano: vorrei ampliare le collaborazioni ed esperienze, migliorare ed affinare le tecniche di lavorazione e la mia esperienza, per continuare a contribuire alla divulgazione del vetro artistico di Murano.