La lavorazione asseconda l’anima del prodotto, che in seguito ad un lavoro di “riscoperta” delle sue naturali peculiarità viene levigato e lucidato per esaltarne l’unicità senza intaccarla in alcun modo.
Reperite allo stato grezzo nei paesi di origine e conformi alle norme veterinarie ed ambientali vigenti nel pieno rispetto della C.I.T.E.S (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione), queste straordinarie appendici naturali portano a termine una prima stagione di vita per diventare linfa di una nuova coltura e cultura che rivaluta la ricchezza dell’ambiente e dei suoi doni. Il nostro impegno è quello di “piegare” l’artigianalità alla natura. Non viceversa.
Lorenzi Milano ha partecipato al progetto "Una Scuola, un Lavoro", grazie al quale un giovane futuro artigiano può imparare i segreti del mestiere attraverso un tirocinio retribuito. Come reputa questa esperienza?
Con grande piacere siamo stati coinvolti in questa iniziativa da Fondazione Cologni e abbiamo accolto una giovanissima ragazza (19 anni) nel nostro laboratorio che, grazie all’aiuto e all’attenta guida dei nostri artigiani, sta avendo la possibilità di sperimentare la lavorazione di materiali naturali come corno e palchi di cervo e capriolo, metalli, bambù e svariate essenze di legno, sfruttando le tecniche dell’incisione, pulitura e lucidatura.
Siamo onorati di essere stati coinvolti in questo progetto in quanto consente ai giovani di mettere in pratica le loro aspirazioni creative e di avere un primo approccio con realtà lavorative difficili da individuare al giorno d’oggi.
Molto spesso, quando ci si trova davanti a un oggetto finito, non si tiene conto dell’impegno e delle ore o giornate di lavoro impiegate nella realizzazione dell’opera; questo progetto aiuta i giovani a comprendere questo aspetto e a non dare per scontato il lavoro altrui.
Qual è l'opera più piccola realizzata? E la più grande?
Una delle opere più piccole che abbiamo realizzato è costituita da una coppia di dadi in oro massiccio 18 carati; ciascuna faccia è fresata per andare ad ospitare al suo interno un inserto di madreperla bianca australiana di colore bianco con sfumatura verde, argentata o dorata: fonte di leggende per la sua bellezza e perfezione, è rimasta ancor oggi un materiale privilegiato nella decorazione di oggetti di pregio. I punti scuri che indicano la numerazione su ciascun lato sono costituiti da intarsi di ebano indiano.
Una delle più grandi in termini di dimensioni è il baule da pic nic, complice perfetto per accogliere gustosi tesori gourmet destinati a momenti speciali di vacanza e relax; rivestito internamente ed esternamente in pelle, una volta chiuso, il baule diventa trasportabile attraverso le due maniglie laterali in ottone placcato palladio incassate a filo.
Al suo interno include un corredo completo di eleganti stoviglie per quattro persone, e un servizio di posate e accessori per la tavola, dal completo per olio e aceto, che possono essere realizzate nei diversi materiali naturali, dal bambù al palco di cervo, o al corno di orice, personalizzabili a seconda delle scelte del cliente.
Qual è l'oggetto più stravagante realizzato?
Uno degli oggetti più ‘stravaganti’ che abbiamo realizzato è lo spremidentifricio.
Il misterioso oggetto in ottone cromato, che poggia su una ricercata base decorata con un materiale naturale, nasconde sotto un'enigmatica estetica la sua sorprendente natura funzionale; la rotazione dello spremi tubetto permette di beneficiare completamente della quantità di dentifricio senza sprecare prodotto.
Presente da sempre nella nostra collezione, è uno degli oggetti più richiesti e più utilizzati ancora oggi, nonostante sia uno degli articoli più curiosi e originali tra quelli realizzati.
Lorenzi Milano sarà presente alla mostra "Mirabilia" in Triennale con una preziosa scacchiera. Qual è il materiale che è stato utilizzato per realizzarla? Quanto tempo è stato impiegato?
La scacchiera e i suoi singoli pezzi sono manufatti unici realizzati impiegando corna di zebù per le componenti chiare e corna di bufalo per quelle scure, mentre la base è impreziosita da una cornice in ebano e profili in ottone.
Le corna costituiscono fin dalla preistoria un’importante fonte di materia prima; molto resistenti ai processi di usura, sono impiegate in ogni loro parte per fabbricare una vastissima gamma di strumenti funzionali o semplici ornamenti. Selezioniamo corna di diverse specie animali, recuperate al termine del loro naturale ciclo di vita. Ogni tipologia possiede caratteristiche organiche differenti che sono specialmente valorizzate attraverso successivi processi di sbozzatura e lucidatura. Ogni prezioso frammento è frutto della raccolta di quanto la natura è disposta a donare, rispettando l’autentico percorso biologico degli animali.
I tempi di produzione costituiti da numerose fasi di lavorazione richiedono diverse settimane per il completamento dell’oggetto. Il materiale allo stato grezzo viene prima tagliato in sezioni e in un secondo momento, dopo un’accurata selezione di ogni singolo pezzo che andrà a comporre il set, ciascun elemento viene sottoposto ai processi di levigatura e a una prima fase di lucidatura che verrà ultimata una volta portato a termine l’assemblaggio.
In questo periodo complesso quali sono le iniziative che avete promosso per andare incontro alla vostra clientela che non ha possibilità di visitare l'atelier?
Abbiamo ragionato molto sulla vicinanza, sull’emozione che un oggetto è in grado di suscitare a seconda di come viene percepito dai nostri sensi.
Evocarli tutti e cinque non sempre è possibile, specialmente quando le distanze aumentano.
Per questo motivo abbiamo deciso di introdurre una nuova iniziativa dedicata a tutti coloro che non hanno la possibilità di raggiungerci fisicamente presso il nostro atelier: il nuovo servizio Lorenzi Live Experience consente di mostrare le nostre creazioni ai visitatori e clienti, che verranno accompagnati e guidati direttamente all’interno del negozio attraverso gli occhi dei nostri collaboratori, per garantire un’esperienza più veritiera possibile. Un modo per diminuire le distanze che ci separano e affiancare le persone interessate a conoscere la nostra realtà accompagnandole a vedere i nostri oggetti da vicino anche se fisicamente lontane.