“Nuove forme, antichi saperi” è la tavola rotonda – organizzata in occasione della II edizione del Foire Festival - con cui si è conclusa l’esperienza di due giorni in terra valdostana, a cui ha partecipato Fondazione Cologni insieme ai designer Gianni Cinti, Giorgio Donà dello Studio Boeri Interiors e Daniele Bortotto di Zanellato/Bortotto. Fondazione Cologni e i designer sono stati infatti ospiti dell’IVAT-Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition e del MAV-Museo dell'Artigianato Valdostano di tradizione, e accompagnati in un itinerario alla scoperta dei saperi artigiani della Valle d’Aosta, in un tour che ha incluso una selezione di botteghe tradizionali e l’immancabile visita al Museo con sede a Fénis. Un’occasione importante per scoprire le tradizioni artigiane della regione, e ammirare il lavoro dei maestri che le tengono vive: Sebastiano Yon, Giangiuseppe Barmasse, Livio Mognol, Thierry Scandella, Andrea Celestino e Peter Trojer, tutti demiurghi della lavorazione del legno nelle sue tante declinazioni, dall’intaglio alla scultura, fino alla falegnameria artistica. A chiudere le giornate del 27 e 28 luglio, la tavola rotonda al Salone Ducale del Municipio di Aosta, a cui hanno partecipato Alberto Cavalli, direttore generale della Fondazione Cologni; la direttrice artistica del MAV Nurye Donatoni, che sta attualmente svolgendo un’importante ricerca sui mestieri rari a rischio di scomparsa su tutto il territorio nazionale, su richiesta di Fondazione Cologni; il presidente della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin; il vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro Luigi Bertschy; e il designer umbro Gianni Cinti. Il convegno ha ribadito l’importanza della promozione dell’artigianato per preservare l’identità culturale di un luogo, proteggere e innovare le nostre tradizioni come motore di sviluppo e crescita.

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