Nel cuore di Varese, la “città giardino” rinomata per le sue ville liberty, i suoi parchi e la vicinanza agli incantevoli laghi lombardi, è possibile scoprire un piccolo opificio contemporaneo, dove nascono complementi d’arredo realizzati a regola d’arte trasformando con sapienza e gusto materiali preziosi e inconsueti grazie al sofisticato savoir-faire di Elena Magni e Valeria Bellorini.

Cos’é Younik e come nasce? Qual è la vostra storia?

Younik è un piccolo opificio contemporaneo nel cuore di Varese che nasce dalla nostra passione per il design, l’arte, l’artigianato e il lifestyle. Entrambe desideravamo esprimere il nostro gusto e le nostre capacità attraverso la realizzazione di pezzi dalla forte carica espressiva. Pezzi d’alto artigianato contemporaneo, con una speciale personalità. L’idea di aprire un atelier di progettazione e realizzazione di pezzi d’arredo ha preso forma contestualmente alla collaborazione proprio con una restauratrice. Con lei abbiamo sperimentato per la prima volta l’applicazione di stoffe a pezzi d’epoca. Da li l’interesse e il piacere inizialmente di scandagliare i mercatini d’antiquariato e di acquistare tavoli o consolle da “rivisitare” e rendere speciali. Abbiamo sperimentato l’uso di vari materiali, spesso atipici e inusuali, per sondare nuove traiettorie espressive. Quando siamo riuscite a trovare un buon equilibrio tra inventiva, materiali e funzionalità abbiamo deciso di realizzare una vera e propria collezione, in cui sintetizzare tecnica e pensiero. Siamo dunque passate alla progettazione diretta delle nostre creazioni e sono nati complementi di arredo dalla forte personalità e immediatamente riconoscibili, studiati e realizzati da noi in toto.

L’ispirazione ci arriva da una pluralità di fonti. Anzitutto fonti artistiche e culturali

Ogni nostra opera è sostanzialmente un pezzo unico… Anche quando la forma viene ripresa, il decoro non può mai essere identico, perché segue le differenze dei materiali, e non è mai una replica.

Come vi posizionate nel mondo dell’alto artigianato contemporaneo? A chi vi rivolgete e con quali specificità?

Desideriamo rivolgerci a tutti coloro che amano il bello fatto a mano, il dettaglio, l’artigianalità, la sartorialità applicata al design. Instauriamo un dialogo con chi non vuole uniformarsi al gusto di massa e vuole essere sorpreso ogni giorno da un oggetto che racconti una storia, che esprima la bellezza di vivere anche in tempi così complessi. Il nostro lavoro è una sintesi di tecnica decorativa e progetto e si indirizza naturalmente a un pubblico di nicchia che apprezza la cultura del bello e ama la tradizione italiana, ma con una sensibilità contemporanea. I nostri pezzi incontrano spesso il gusto di architetti, designer, collezionisti, appassionati di alto artigianato.

Quali sono le vostre fonti di ispirazione? La vostra poetica?

L’ispirazione ci arriva da una pluralità di fonti. Anzitutto fonti artistiche e culturali: la grande arte italiana, ma anche i preziosi dipinti di Klimt con i loro richiami allo splendore dei mosaici bizantini; i raffinati motivi decorativi dell’arte orientale e ancora i decori della porcellana, dai delicati disegni naturalistci di Meissen ai fiori stilizzati anni Sessanta di Rosamunde Nairac per Rosenthal, fino alle odierne pennellate variopinte di Taitú. Immagini, ricordi e sensazioni personali si affollano nella mente, si sovrappongono e scompongono fino a creare effetti inattesi. Pensiamo sia necessario avere una mente indagatrice, è indispensabile avvicinarsi con curiosità e attenzione a tutto ciò che ci circonda, in primis alle bellezze della natura, a cui attingiamo a piene mani… Fiori, foglie e uccelli di ogni forma sono figure ricorrenti nella nostra iconografia, declinate sia in modo naturalistico che geometrico e astratto. L’ispirazione è anche frutto delle nostre passioni, spesso comuni, come quella per le porcellane. L’ideazione è frutto di una forte contaminazione. Tutte queste suggestioni riecheggiano infine nella nostra poetica portandoci a realizzare opere che siano capaci di sprigionare un’intensa energia seduttiva e di sfuggire all’omologazione.

Quale tecnica usate per realizzare i vostri oggetti di arredo? E quali materiali preferite usare?

Ci piace ricorrere al mix and match, non per sovraccaricare il decoro ma al contrario per far si che il pezzo, attraverso un percorso quasi “alchemico” assuma una valenza unica e originale. Rondelle, chiodi, lamine d’ottone e d’alpacca colloquiano con tessuti dagli orditi preziosi e con reti metalliche dalle trame modernissime. Nastri di acciaio conferiscono contemporaneità al decoro mentre l’oro nelle sue diverse applicazioni dona preziosità e luce. E’ la sinergia fra i materiali a dare il nostro imprinting al prodotto finito. Il tutto viene poi completato dal sapiente lavoro di maestri artigiani del metallo e del vetro, con cui collaboriamo per la realizzazione di strutture e top. Nell’esecuzione ci misuriamo sempre volentieri con le loro competenze tecniche specialistiche, perché i pezzi devono avere non solo un’estetica gradevole ma anche una funzionalità perfetta.

Come nasce l’idea per la realizzazione dei vostri oggetti d’arredo? Come coniugate ideazione, progettazione e produzione?

Come dicevamo, il progetto nasce da ispirazioni ed esperienze diverse. Le strutture hanno sempre un design molto pulito e moderno, per lasciare campo alla decorazione. Ogni fase poi del ciclo produttivo richiede un lavoro molto approfondito, ed è indispensabile seguire minuziosamente un fil-rouge prestabilito: il decoro viene studiato e calibrato nei minimi particolari. C’è anzitutto la fase delicata della scelta e della combinazione dei tessuti, che ci impegna molto ed è fondamentale per la riuscita del lavoro. Facciamo test preliminari sull’utilizzo dei materiali più adatti e viene effettuata la campionatura di tutti i singoli decori… Infine la realizzazione manuale, che richiede un notevole impiego di tempo: è un lavoro lunghissimo, che impone occhio allenato, una buona dose di manualità e… infinita pazienza!

Cos’ è per voi l’unicità cui fa riferimento anche il vostro nome? Cosa rende le vostre opere uniche?

Ogni nostra opera è sostanzialmente un pezzo unico, mai ripetibile nello stesso modo. Anche quando la forma viene ripresa, il decoro non può mai essere identico, perché segue le differenze dei materiali, e non è mai una replica. Ogni pezzo ha sue specificità e varianti: ogni volta è una nuova sfida, e i nostri occhi e le nostre mani non sono mai gli stessi. In fondo è un’unicità connaturata al lavoro stesso dell’artigianato artistico, ciò che lo caratterizza sempre come attività ad alto contenuto creativo, lontana dalla serialità e dall’uniformità, e per questo, ci sembra, così vicina al cuore dell’uomo.

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