Pagliai è una delle ultime botteghe che presenta all’interno il proprio laboratorio artigianale. Si trova a Borgo San Jacopo, nel cuore della Firenze medievale, immersa nella bellezza di una delle città d’arte italiane per eccellenza. Non è difficile intuire come il legame con il territorio sia un aspetto fondamentale dell’identità di Pagliai nonché una continua fonte d’ispirazione per le sue creazioni.
Nel laboratorio le tecniche utilizzate, dalla martellatura, alla cesellatura, alle complesse incisioni, celebrano una tradizione antica, e l’opera di cesellatori, fonditori, orafi, si unisce e dà vita a oggetti di straordinaria bellezza. Come le bamboline in argento che la Sig.ra Wanda Ferragamo commissionò a Pagliai per donarle ai suoi nipoti. “Ritornate in asse e proseguite dritti sulla strada dei principi e della rettitudine indicatavi. Nonna Tà”: questa l’incisione sul retro delle bambole, che voleva lanciare un profondo insegnamento. Le bamboline, infatti, se spinte si muovevano, per poi tornare sempre in piedi (2022, G. Visconti: “Nel libro rosso di Tà. La vita di Wanda Ferragamo”. Mondadori Electa).
O come Chrysler Building, il pezzo unico realizzato su commissione in argento, eseguito completamente a mano da lastra traforata e incisa e saldata ad argento, in cui la guglia del grattacielo, i dettagli, i doccioni e i decori sono eseguiti con il metodo della cera persa e cesellati manualmente.
La famiglia Pagliai ha dimostrato negli anni una forte dedizione verso l’azienda. E le donne della famiglia hanno ricoperto un ruolo fondamentale: “Mia moglie Raffaella – racconta Paolo Pagliai – iniziò a lavorare come commessa per supportarmi. Il suo contributo fu decisivo per il successo dell’azienda: la sua personalità estroversa e carismatica permise di creare un sincero rapporto di affetto con i clienti che scelsero in numero sempre maggiore di rivolgersi a noi. Oggi mia figlia Stefania porta avanti la tradizione familiare con impegno e passione.”
Riguardo il premio MAM, il Maestro si dice orgoglioso e sorpreso. “Sono fiero di aver vinto il prestigioso premio MAM. Dopo tanti anni di lavoro, ottenere questo riconoscimento è stata una grande soddisfazione e un onore per tutti noi. Nella mia vita ho sempre ricercato l’eccellenza, che altro non è che la straordinaria bellezza di questo mestiere. Una bellezza senza tempo, per cui provo una forte passione, quella stessa passione che ha mosso mio padre e che si è tramandata di generazione in generazione nella nostra famiglia.”