“La magia in realtà non esiste”, ci spiega Manlio Rocchetti, che insieme al fratello Luigi rappresenta la quarta generazione alla guida dell'atelier. “Abbiamo la fortuna di avere una grande tradizione familiare e una lunga esperienza, che ci permettono di capire i bisogni di una produzione e di poter rispondere alle necessità del parrucchiere”.
Il percorso con cui si crea una parrucca parte dal su misura: “prendiamo fisicamente le misure della testa dell'attore, segnando l'attaccatura, poi scegliamo il materiale che può essere sintetico o naturale, fino alla realizzazione della parrucca che successivamente verrà provata e rifinita”.
La stanza dove la signora Fernanda, mamma di Manlio e Luigi, lavora ancora alla realizzazione delle parrucche, presenta uno scaffale con i modelli degli attori più famosi di Hollywood: ed è affascinante osservare la straordinaria minuzia con cui le artigiane al banco da lavoro realizzano i toupet, intrecciando con maestria capello per capello.
Le apprendiste sono spesso molto giovani: l'atelier collabora con l'Accademia del Cinema di Bologna, offrendo stage a studenti interessati a proseguire il proprio percorso formativo.
Manlio Rocchetti, grazie alla formazione di truccatore, ha coordinato il Corso di alta formazione in trucco per lo spettacolo presso l'Accademia di costume e moda di Roma.
Parlando con lui si scopre quindi che il segreto di un trucco ben riuscito è l'apparente perfetta naturalezza dell'unione tra trucco e parrucca: un risultato che si raggiunge solo mantenendo infiniti accorgimenti durante la fase di realizzazione della parrucca e durante il trucco.
"Una volta si realizzavano molti più lavori per il teatro", specifica Manlio. "Oggi il lavoro all'estero è molto più concentrato nelle produzioni cinematografiche, mentre nel mercato italiano in quelle televisive. Oggi in Italia mancano produttori coraggiosi, capaci di investire nel cinema. Il mercato è vittima del duopolio di RaiCinema e Mediaset. Un meccanismo che spesso non aiuta a migliorare la qualità, ma costringe a lavorare più rapidamente e con budget ridotti".