In che produzioni siete specializzati?
Si potrebbe dire che la nostra vera specializzazione sia la personalizzazione di ogni prodotto: biglietti da visita, carte da lettere, partecipazioni di matrimonio, copertine di libri e CD, ma anche pregiate edizioni di libri in tiratura limitata. Stampiamo inoltre biglietti di auguri speciali, personalizzati, per le festività e gli eventi importanti. Ex libris ed Ex musicis sono, poi, una vera “tradizione Biagini” che portiamo avanti anche noi: è una grandissima soddisfazione trovare, insieme al committente, l’immagine e il motto che identificano i suoi valori e le sue passioni, in una sintesi densa e lieve allo stesso tempo. E poi ci sono gli Scritti per nozze, tradizionali piccoli libri dove gli sposi consegnano alla carta ricordi, immagini e sentimenti da condividere con la famiglia e i loro ospiti: questo racconto, talvolta molto personale, rende ancora più intimo uno dei momenti più significativi della vita. È una tradizione radicata nel tempo: nella Biblioteca Statale di Lucca si conserva una delle più importanti raccolte di questi “Scritti per nozze”. In conclusione, il vero salto qualitativo, è stato fatto quando siamo riusciti a coniugare il passato dell'arte tipografica con il web; infatti una buona parte del nostro lavoro, oltre che sul passaparola, si basa sugli ordini che ci giungono da tutto il mondo fatti per Ex Libris e carte natalizie.
Che tipo di clientela si rivolge a voi?
Persone che tengono a confermare la loro unicità sempre, anche in oggetti apparentemente “di contorno”. Sono lucchesi, italiani e moltissimi stranieri: una ulteriore conferma che lo stile italiano ha ancora una forza tutta da sfruttare.
Come si concilia un'attività come la sua con le nuove esigenze e tendenze del mercato?
Noi teniamo alla tradizione: usiamo cliché di zinco, inchiostri fatti a mano, carte pregiate, caratteri mobili. E poi le nostre macchine di stampa sono dell’inizio del ‘900, alcune addirittura della fine dell’800. Ma non rinunciamo mai all’innovazione: in termini di colori degli inchiostri, utilizzo creativo delle carte, grafica graffiante, rilievi a secco, brossure originali. Ma è sempre un lavoro condiviso con il committente: ci spingiamo fino a dove il committente ce lo richiede.
Ritiene che i giovani possano essere affascinati e interessati a intraprendere questa attività?
Sì, sì, sì! C’è il fascino della tradizione, la sapienza di una manualità senza compromessi, spazio per una creatività senza fine. E poi, ogni lavoro è uguale solo a sé stesso. Questa occupazione è per chi non ama ripetersi.
Quali sono le criticità legate a questo settore? E le prospettive?
Le criticità sono quelle di tutti i piccoli artigiani: burocrazia, tassazione, nessun sostegno dal pubblico. Dobbiamo fare tutto da soli, mentre ci piacerebbe concentrarci sullo sviluppo e sui contenuti. Le prospettive sono, in questo momento storico, promettenti. C’è una reazione allo spirito della globalizzazione, c’è sempre più voglia del “fatto per me”. Noi siamo qui per questo.