Lunedì 4 Giugno 2018, presso il Salone d'Onore della Triennale di Milano, si è svolta la suggestiva e affollatissima cerimonia finale di assegnazione dei riconoscimenti MAM-Maestro d'Arte e Mestiere. In una sala gremita e in un'atmosfera festosa e a tratti commossa, i 77 Maestri di questa seconda edizione del riconoscimento sono stati applauditissimi dal pubblico milanese e non solo, accorso a rendere omaggio al talento e al savoir faire inimitabile dei nostri grandi artigiani. Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, in collaborazione con ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha ideato e promuove questo speciale riconoscimento, un inedito tributo dedicato ai Maestri d'Arte italiani, attivi nelle 23 diverse categorie dell'artigianato artistico (64 Maestri): dalla ceramica alla gioielleria al legno e arredo, dai metalli alla meccanica al mosaico, dalla pelletteria alla stampa d'arte al restauro, dal teatro al tessile… fino ai mestieri del gusto e all’arte dell’ospitalità (13 Maestri). 
Con questa iniziativa, a cadenza biennale, si è voluto per la prima volta creare in Italia un titolo di “Maestro d’Arte” indipendente, colmando una grave mancanza del nostro sistema, per valorizzare e portare all’attenzione del grande pubblico e dei media la straordinaria opera di alcuni dei più significativi protagonisti del nostro artigianato di eccellenza. Nel corso della cerimonia i 77 MAM hanno ricevuto quale riconoscimento tangibile un oggetto d'arte appositamente realizzato su disegno originale dalla storica Scuola dell'Arte della Medaglia dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: un'allegoria dell'Italia e dei suoi talenti, realizzata in una preziosa fusione in bronzo. 
Sono stati celebrati e ringraziati con uno speciale attestato anche 10 Sostenitori dei mestieri d'arte, che nel mondo della scuola, dell'impresa, delle istituzioni, della comunicazione, svolgono un ruolo fondamentale nell'opera di promozione, tutela e diffusione di questo straordinario patrimonio. 
Alla fine della cerimonia ALMA ha offerto agli oltre trecento ospiti un cocktail all'insegna dell'italianità più autentica, con zone di degustazione di alcuni dei prodotti tipici più importanti e celebri nel mondo, provenienti da aziende italiane di assoluta eccellenza. In sala i docenti e gli allievi della Scuola Internazionale di Cucina Italiana per un'accoglienza impeccabile e apprezzatissima.

FINALITÀ


MAM si propone di rendere un omaggio commosso e grato alle molte "mani intelligenti" artefici di tutta la grande bellezza che innerva l'intero territorio nazionale, e che ci fa sentire eredi non indegni della lezione rinascimentale e del suo lascito culturale e umano senza eguali. 
Il saper fare, la passione, il valore anche umano di questi Maestri, spesso sconosciuti al pubblico, fanno grande il nostro Paese e costituiscono una delle sue principali ricchezze: un giacimento artistico, culturale ed economico senza pari, che il mondo intero riconosce e desidera.
Per mantenere lo storico primato dell'Italia è fondamentale difendere e promuovere questi saperi unici della nostra tradizione, perché il testimone passi alle nuove generazioni e le straordinarie competenze dei Maestri non vadano perdute, ma raccolte e attualizzate anche grazie alla cultura del progetto e all'uso consapevole delle nuove tecnologie.

PREMIO


A ognuno dei 77 MAM viene assegnato un oggetto d'arte appositamente realizzato dalla Scuola dell'Arte della Medaglia dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, unica scuola d’arte al mondo interna a una Zecca di Stato. 
Per ognuna delle edizioni del MAM questo prezioso oggetto d’arte cambia, pur restando la sua realizzazione appannaggio della Zecca. Disegnata da un gruppo di talentuosi allievi della Scuola dell’Arte della Medaglia, la fusione scelta per l’edizione 2018 è una raffinata allegoria dell’ingegno creativo, evocata nel delicato profilo della figura maschile con ali fra i capelli. Il cerchio tra le mani indica il collegamento simbolico fra mente e cuore, passione e razionalità, attraverso il quale il mestiere d’arte prende forma. L’atto creativo inizia da figure astratte che divengono acanto, simbolo del “saper fare”.