È giunto alla quarta edizione il progetto di Fondazione Cologni e Living Corriere della Sera, "Doppia Firma. Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato", presentato da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship. Dal 9 al 14 aprile, durante la Design Week, presso Villa Mozart a Milano sarà possibile vedere il frutto del fertile dialogo tra design e alto artigianato. Doppia Firma è un progetto che valorizza l’unione tra l’innovazione del design e la tradizione dei grandi maestri d’arte europei. La finalità è quella di mostrare una collezione unica, composta da 19 opere o piccole collezioni originali, frutto dello scambio creativo tra un designer / artista e un artigiano, o manifattura d’eccellenza: opere che nascono dalla fertilizzazione reciproca tra cultura del progetto e un saper fare che sia espressione autentica del territorio. La nuova edizione valorizza ancor più il dialogo internazionale tra creatività e alta manifattura. Oltre a oggetti creati ad hoc, i partner hanno ricercato con attenzione in tutta Europa una serie di opere realizzate proprio nello spirito di Doppia Firma. Dopo tre anni, infatti, questa iniziativa ha saputo imporsi come metodo e come riferimento, e con questa quarta edizione si è voluto dare risalto a tutti coloro che, coraggiosamente, hanno saputo ricercare un saper fare magari poco conosciuto, o una cultura del progetto attenta all’artigianato, per realizzare pezzi unici o piccole serie mai esposti a Milano. Anche per il 2019 i materiali e le tecniche su cui la progettualità dei designer e la manualità d’eccezione degli artigiani si sono incontrati sono numerosi: vetro, ceramica, carta, porcellana, marmo, legno, argento, ottone, per arrivare a nuove interpretazioni di oggetti funzionali o decorativi. Il progetto mira a estendere le possibilità espressive dell’artigiano, aiutandolo a comprendere quali nuove dimensioni possano essere esplorate, e offre ai designer l’opportunità di lavorare con tecniche, materiali e pratiche suggestive.

Le coppie di designer e artigiani, o imprese artigianali d’eccellenza, di Doppia Firma 2019 sono:

atelier oï, Svizzera, con Masayuki Kajiwara, Giappone;
Tomás Alonso, Spagna, con la Wiener Silbermanufaktur, Austria;
Emmanuel Babled, Francia, e il laboratorio di ebanisteria della Fundação Ricardo do Espirito Santo Silva, Portogallo;
Sam Baron, Francia, e la Manifattura di porcellana Vista Alegre, Portogallo;
Boris Berlin con Mikkel Karlshøj e gli studenti del NEXT Praktikcenter, Danimarca;
Peter Bremers, Olanda, e Zdenek Lhotský, Repubblica Ceca;
Mathilde Bretillot e Antoine Leperlier, Francia;
Maarten de Ceulaer con l’Atelier Mestdagh, Belgio;
Laura Fiaschi e Gabriele Pardi (Gum Design), Italia, con la manifattura di porcellana Risogama, Giappone;
Roxanne Flick, Lussemburgo e Michael Nätscher, Germania;
Christian Haas, Germania, e José Vieira, Portogallo;
Masquespacio, Spagna, e la manifattura Poggi Ugo, Italia (progetto curato da Valentina Guidi Ottobri);
Vito Nesta e il laboratorio artigianale di carte da parati di San Patrignano, Italia;
Marcello Panza e il maestro della porcellana di Capodimonte Pasquale De Palma (un progetto di Bottega Made in Cloister), Italia;
Nick Ross, Svezia, e gli artigiani di Dunedin Stone, Scozia;
Lachaert and Dhanis con Piet Stockmans, Belgio;
Karsten K. Krebs, Germania, e la Porzellan Manufaktur Nymphenburg, Germania;
Patricia Urquiola, Spagna, e Bottega Ghianda, Italia;
Victoria Wilmotte, Francia, e Giorgio Angeli, Italia.


www.doppiafirma.com