Dalla collaborazione tra la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e la Fondazione Deutsche Bank Italia è nata un’esclusiva iniziativa culturale, dedicata alla tutela e alla promozione del saper fare e del saper creare. La realizzazione del volume “La regola del talento. Mestieri d’arte e Scuole italiane di eccellenza” (Marsilio Editori, marzo 2014) rappresenta, infatti, il risultato della vocazione comune di entrambe le Fondazioni promotrici a creare uno strumento in grado di celebrare e valorizzare il Made in Italy e le sue eccellenze. Con la pubblicazione di questo volume si aprono per la prima volta le porte delle più importanti scuole italiane di arti e mestieri, fiore all’occhiello della nostra offerta formativa. Formare e sostenere le nuove generazioni di maestri d’arte significa promuovere e proteggere la grande tradizione italiana di cultura, bellezza e savoir-faire: una necessità oggi più che mai vitale anche per il sistema economico e produttivo del nostro Paese.
Diciassette le grandi scuole selezionate per il volume, scelte in base a requisiti di preminenza, storicità, radicamento sul territorio, riconoscimento, alto livello della didattica, capacità di coniugare tradizione e innovazione. Una campionatura virtuosa che certo non esaurisce la ricchezza del panorama formativo italiano, ma rappresenta uno spaccato emblematico dell’eccellenza nella trasmissione del saper fare. Le tipologie formative raccolte sono variegate e testimoniano una ricchezza e complessità preziose: vi si trovano istituti pubblici di rilevanza nazionale, scuole di formazione legate alla tradizione e al territorio, realtà volute da lungimiranti aziende private per tutelare e perpetuare un patrimonio culturale e produttivo unico, che non può essere esportato e non deve andare perduto.
Tutte le scuole sono raccontate attraverso le parole dei loro direttori, presidi, coordinatori didattici, ossia di chi in prima persona si assume quotidianamente la responsabilità di accogliere, motivare, preparare i giovani, plasmarne il talento attraverso la regola e la disciplina del lavoro ben fatto, senza cui la più grande passione non porta a nulla.
Nel volume le scuole ci appaiono, anche grazie al coinvolgente racconto che si snoda attraverso le splendide immagini inedite realizzate da Laila Pozzo, non templi o santuari del sapere, ma luoghi vivi, fucine in cui il talento si coniuga ogni giorno con la perizia manuale.
La tradizione è vitale e in continua evoluzione in tutti i settori di attività cui le scuole presenti nel volume fanno riferimento: dal mosaico (Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo) al vetro (Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano) alla ceramica (con gli storici istituti d’arte di Faenza e Caltagirone); dall’oreficeria (Istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova) all’orologeria (Tarì Design School di Marcianise) all’incisione dei metalli (Scuola dell’arte della medaglia di Roma); dalla pelletteria (Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Scandicci) alla calzatura (Politecnico Calzaturiero di Vigonza) alla sartoria (Scuola di Sartoria Nazareno Fonticoli di Penne); dai mestieri della scena teatrale (Accademia Teatro alla Scala di Milano) alla liuteria (Scuola Internazionale di Liuteria, Cremona), fino all’enogastronomia (Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana a Colorno).