Hands on Design, brand fondato nel 2015 da Kaori Shiina e Riccardo Nardi, crea, produce e commercializza propri prodotti di Alto Artigianato di Design, con un network ad oggi di circa 30 artigiani e aziende artigianali e 110 designers internazionali.

Cos'è Hands on Design? Quando nasce e perché?

Hands on Design nasce dall’esigenza di connettere antiche maestrie artigiane al veloce mondo del Design contemporaneo. La formula operativa di HoD è innovativa e privilegia il nome e la storia di ogni Artigiano al pari di ogni Designer, sia nella comunicazione che nelle operazioni progettuali, culturali e commerciali. HoD ricerca, media, coordina e gestisce i rapporti Designer-Artigiano al fine di ottenere prodotti finiti di alta qualità, rivolti a evoluti e raffinati mercati internazionali.

Lo stile o l’impronta di Hands on Design viene da sé, dal compendio delle nostre due culture di origine con le tante intelligenze e capacità del network umano da noi creato.

Se guardiamo alle origini il Design nasce prima nelle botteghe artigiane e poi diventa industria.

Da dove nasce l'idea di lavorare con gli artigiani?

Siamo entrambi Product Designer professionisti e da sempre apprezziamo l’apporto della sapienza artigiana nel prodotto di design. J+I nel 2013 e Hands on Design nel 2014 sono stati i nostri due primi eventi, per il Fuorisalone di Milano, dove abbiamo testato con successo la possibilità di riconnettere con sensibilità contemporanea il Design all’Artigianato. In Hands on Design i progettisti ritrovano la sinergia degli esordi del Design nelle botteghe artigiane. Gli artigiani la possibilità di collegarsi ai mercati internazionali e alla comunicazione moderna, per non sparire e per riconquistare i giovani al lavoro artistico e manuale, minacciato dalla robotizzazione dell’economia produttiva. Un prodotto colto, naturale e realizzato da persone reali sarà più ricercato proprio in un futuro così automatizzato.

Lavorate soprattutto con artigiani italiani e giapponesi. La vostra è una scelta di tipo stilistico, concettuale o di tradizione?

Le affinità tra i nostri due Paesi, soprattutto nell’approccio alla bellezza e alla qualità sono molte, anche per le similitudini di storia, cultura e cura del paesaggio. Il nostro approccio personale e le molteplici relazioni professionali precedenti anche con aziende artigiane e piccoli artigiani collimano in noi perfettamente, sia per ricerca materiali e lavorazioni che per visione complessiva del Design. Entrambi veniamo da una lunga esperienza nel Design, ma abbiamo apprezzato e amato da sempre l’insostituibile e visibile apporto della sapiente mano umana nella qualità e nella riuscita di un prodotto. Lo stile o l’impronta di Hands on Design viene da sé, dal compendio delle nostre due culture di origine con le tante intelligenze e capacità del network umano da noi creato.

Come avviene la ricerca e scelta degli artigiani?

In HoD la ricerca primaria verte su materiali e lavorazioni particolari. Cerchiamo di ottenere un’ampia gamma di prodotti in materiali naturali lavorati manualmente o con ausilio di macchinari semplici e tradizionali. In Giappone visitiamo i vecchi e i nuovi artigiani che hanno recepito e accettato le nostre finalità e condizioni. Spesso sono aziende risalenti anche al 1600, dove le nuove generazioni comprendono l’apporto positivo del Design e sono curiosi di sperimentare nuovi percorsi tecnici e culturali. In Italia è meno facile, tuttavia stanno nascendo anche qui nuove figure di artigiani internazionali e ben connessi al mondo attuale.

Artigianato e design. Tradizione e innovazione: come riuscite a coniugare questi due aspetti?

Se guardiamo alle origini il Design nasce prima nelle botteghe artigiane e poi diventa industria.

Esiste un'ambivalenza storica in questo approccio progettuale, che da una parte democratizza l’estetica, la funzionalità e la qualità degli oggetti attraverso l’industria, e dall’altra crea cultura, raffinatezza ed esclusività nei prodotti di alto artigianato. In noi esistono entrambi gli aspetti. Abbiamo scelto di partire dalla tradizione consolidata degli artigiani, rivitalizzandola con visioni, forme, funzioni e finiture dei prodotti adatte al mondo attuale. Il Design consente comunicazione e presenza immediata nei mercati evoluti mondiali e in target di cultura elevati, abbinando gusto e valore. Noi desideriamo operare in un ambito di moderna cultura della qualità della vita.

Che tipo di estetica ricercate per i vostri prodotti?

Non abbiamo linee guida rigorose e rigide, ma va da sé che le nostre rispettive origini culturali, formazioni ed esperienze escludano barocchismi, influenze della moda e decori fini a se stessi. I nostri rimangono prodotti funzionali e di vero Design professionale. Quello che li rende unici è l’apporto prioritario dei nostri Artigiani e della loro maestria storica, spesso evolvendo in meglio una già selezionata idea del Designer. Nella scelta dei prodotti finali gli artigiani hanno molta voce in capitolo, per realizzarli poi anche con piacere e curiosità intellettuale.

Qual è la vostra fonte di ispirazione?

Giappone e Italia sono due paesi geograficamente bellissimi, generalmente gli artigiani vivono in borghi o città storiche, la natura intorno è curata e viva, la qualità della vita e il cibo ottimi.

Dove operano gli artigiani spesso si respirano cultura, bellezza e storia. Al di là dei nostri filtri culturali, della formazione e della funzione dell’oggetto, ciò che ci ispira è la Natura, intesa come origine di ogni bellezza e armonia, e l’Umanità che la persegue. Dalla bellezza non può che nascerne altra.

Come coniugate idea, progetto e realizzazione?

Senza la nostra formazione di Designers non sarebbe possibile. Il nostro approccio è aperto, sintetico e vincolato alla realizzazione e commercializzazione di prodotti reali, in un' economia di mercato difficilissima e senza risultati economici sicuri.

Abbiamo investito tutto in Hands on Design, raggiungendo in soli tre anni una certa visibilità, affidabilità e risonanza. Oggi passione e competenza non bastano più dove regna l’economia di mercato. Proseguiremo però in ogni modo questa ricerca culturale e produttiva, che ha come effetto non secondario anche il coinvolgimento professionale e culturale delle nuove generazioni, artefici del mondo di domani.